Siete dei gattari? Allora dovete assolutamente visitare il paese dei gatti sul Lago d’Orta!
Ebbene sì… esiste un paese dei gatti anche in Piemonte ed è proprio Brolo, una piccola frazione del comune di Nonio, situato sulle alture del Lago d’Orta, a pochi km da Omegna.

Passeggiando per le strade di questo piccolo borgo vedrete gatti spuntare dalle finestre e dai davanzali delle abitazioni, riposarsi all’ombra o attraversare le strette vie del paese.

Ma soprattutto posano sulle pareti delle case! Il borgo è infatti caratterizzato dalla presenza di numerosi dipinti e disegni, non solo sui muri, ma anche su mattonelle e panettoni decorati.

Su una parete si può ammirare la versione felina della Monna Lisa e accanto ad essa anche un ritratto di gatto nello stile di Vincent Van Gogh. Per la realizzazione di molte opere visibili a Brolo, l’artista si è infatti ispirato a dipinti famosi. Anche “L’urlo” di Edward Munch può essere ammirato in versione felina.

All’ingresso della città, poi, è presente un particolare monumento, il Monumento al Gatto, fortemente voluto dagli abitanti del paese e qui posizionato nel 2006.

Da dove nasce l’amore per i gatti

L’amore degli abitanti del villaggio per i gatti risale, almeno secondo la leggenda, a una disputa con la vicina comunità di Nonio. Nel XVIII secolo gli abitanti di Brolo chiesero al vescovo di dotare la loro piccola comunità di una chiesa parrocchiale. Per questa richiesta vennero presi in giro dai loro vicini di Nonio, che da tempo avevano una loro chiesa e un loro prete.

Per un detto inventato in dialetto dagli abitanti di Nonio (“quando Brolo diventerà parrocchia, il topo si metterà il mantello”), nacque quindi questa metafora per cui, proprio come dei gatti, gli abitanti di Brolo avrebbero dovuto cacciare i topi (gli abitanti di Nonio) che infestavano il paese.

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